środa, 7 października 2015

Ovunque proteggi

settembre...il mese in cui sono natasempre nuovo, carico di sorprese e di riprese...al lavoro si ma con un'energia nuova, ricaricataper dare il via a nuovi progettinuovi sogninuovi speranze...è anche il mese dei Festival della Culturaun appuntamento a cui sono affezionata...Festival della Letteratura - Mantova, 13 settembreho ascoltato la poetessa Maura del Serra nell'Atrio degli Arceri a Palazzo Ducale. interessante la sua ultima raccolta "L'opera del vento". Mi ha colpito in particolare questa "Ode al Vento":Carezza d'energia che avvolge il cielo all terracon trecce d'elementi sciolti in danza,tu fai dell'aria voce e dell'acqua una tastierafantastica di brividi, dell'albero più oscuroun giocoliere intrepido, eloquente di gloria;ci tendi, vivi, alle morte stagionie dei morti intangibili riporti l'accento;ànemos, tu sei l'anima visibile del mondo,e accesi ci disperdi dentro le tue correnti;tremi nel verde nome sigillao d'infanzia,negli azzurri febbrili di giovinezza, chiudile conscie palpebre della memoriaestrema, e fra le dune murae della setedischiudi al sordo nomade un gorgheggio di voliera.Festival della Filosofia - Carpi, 18 settembre h. 22.00, reading-musicale di Vinicio Capossela adoro i cantanti nei cui testi si trovano intrecciate alle musica ed al testo dei riferimenti poetici e letterari. la canzone diviene allora un esto su cui ricercare l'origine, la storia...testi mai banali, da studiare e che ci arricchiscono a vari livelli.In una bellissima Carpi di fine estate, una piazza Garibaldi straripante di giovani e vecchi, Vinicio ci ha parlato della COMUNITA' (tema del festtival 2009) partendo dalla storia di individui della provincia, di una piccola comunità quella da cui anche lui proviene (nato in Germania da genitori dell'Irpinia, ma cresciuto a Scandiano) e che chiama "La Spoon River dei Vivi". Questi racconti mi ricordano le canzoni di Bruce Sprengsteen che raccontano storie di persone della provincia e di paesi sperdutie che senza le sue canzoni sarebbero cadute nell'oblio. Ha cantato canzoni che riprendevano storie di 2 libri in particolare "Racconti dell'Ohio" di Sherwood Anderson e "il bosco di latte" di Dylan Thomas.Sentendo queste canzoni dense di riferimenti poetici, mi sono venuti alla mente altri bravi cantautori che hanno incluso riferimenti letterari nelle loro canzoni...Venditti con la sua "questa insostenibile leggerezza dell'essere" titolo di un famoso scirtto di Milan Kundera, De Andrè "Non al denaro, non all'amore nè al cielo" dove ricorda il suonatore Jones dell'Antologia di Spoon River o Roberto Vecchioni "Le lettere d'amore" che riprende "Todas as cartas de amor" di Alvaro de Campos, alter ego di Ferdinando Pessoa.questi testi dischiudono un pozzo ricco di storia, di vite e di cultura, come una scultura che viene alla luce, togliendo a poco a poco la polvere del marmo per riscoprirne la vitalità ed il significato.Bravo Vnicio!Festival dell Filosofia - Modena, 19 settembre creativitàdistributori di...parole!ho partecipato alle conferenze di Carlo Galli e di Roberto Esposito, ma a mio avviso sono state noiose e limitate al riproponimento di una tecnica e sterile lezione universitria. credo che quando un filosofo si propone ad un festival, deve essere conscio che (e qui parlo soprattutto di Galli) per parlare alla gente (che in gran parte non fa parte degli addetti ai lavori) bisogna avere carisma ed è necessario lasciare a casa l'altezzosità del dotto filosofo che si isola tra i suoi simili.la mia stima va invece a chi sa divulgare il sapere e non a chi lo usa per pavoneggiarsi. il festival è divulgazione non lezione! Festival della Filosofia - Modena, 20 settembre pensieroPurtroppo sono riuscita a sentire solo in parte la conferenza sulla Nostalgia di "Avishai Margalit:ricordo una frase sulla Nostalgia...nostalgia è trasformare il desiderio di una persona o di una cosa in un senso di appartenenza, di sentimento. Ovviamente non potevo mancare alla lezione di Umberto Galimberti "Erotica":sono arrivata un'ora prima in Piazza Grande e ho faticato a trovare un posto in piedi!lo seguo da qualche anno e non mi annoia mai. le sue parole mi insegnano sempre qualcosa di nuovo. questa sua lezione ha ripreso in parte quella tenuta a Verona questa primavera "amore & Psiche" tenutasi alla Gran Guardia.il discorso è stato costruito sullo scheletro narrativo del Simposio di Platone:- eros non è altro che il mediatore tra il nostro inconscio (ns parte folle) e la ns parte razionale. se si vuole parlare d'amore ci si deve dislocare dalla rgione (che è il luogo dell'io, dell'individualismo).noi ci innamoriamo del riflesso della ns parte folle che ci viene riflessa dall'altra persona, che ci fa conoscere ed entrare in contatto con la ns parte folle:EROTICA è proprio questo, la conoscenza di sè grazie all'altro. perchè ciò avvenga si deve avere fiducia nell'atro (così nasce il pudore). con l'altro ci dobbiamo lasciar andare, dobbiamo abbandonare la ragione, congedandoci dall'io, grazie all'altro abbiamo la capacità di abbandonare e riprendere il ns IO.Poi ricorda Jung dicendo che però non tutte le port vanno aperte.- gli amanti hanno da dire ciò che non rescono a dire, il discorso amoroso inizia perchè fallisce quello razionale, infatti gli amanti hanno un linguaggio buio ed enigmatico. il linguaggio è una piccola parte dell'amore, in quanto poi intrviene il linguaggio non delle parole ma del corpo:con la sensualità, la sessualità si ricompone l'unità, è la memoria di questa antica unità.quindi grazie all'erotica arriviamo a noi stessi.- Galimberti afferma poi che l'insegnamento delle cose d'amore viene dalle donne, perchè donna è dualità mentre l'uomo è uno.dualità perchè la donna è relazione, IO e l'altro. l'uomo è più concentrato su se stesso e qdi sul proprio IO. la donna è 2 anche perchè è generatrice di vita.scherzando Galimberti afferma ch una donna si realizza nelle relazioni (amore, amiglia,amicizie, solidarietà) mentre l'uomo realizza ed instaura relazioni :-)- nel Simposio Platone racconta che Amore è figlio di Penia, che è mancanza, mancanza dell'altro. più c'è distanza tra il desiderio e la sua soddisfazione, più nasce Psiche. la psiche si nutre di eros, ed eros di mancanza. se si abolisce qsto spazio si cre un vuoto di Psiche:lampante l'esempio dei bambini a cui si donano troppi regali...troppi regali uccidono il desiderio e tutto è scontato; stessa cosa accade nel sesso facile dei giovani d'oggi che fanno tutto subito, sono assuefatti al sesso e non sanno più cos'è il desiderio.ma il desiderio è la molla della vita, altrimenti incomberebbe la noia e la comunità sarebbe una comunità apatica, senza stimoli e vivacità creativa.- le storie d'amore hanno un senso di tempo qualificato. quando finiscono, riprendendo Socrate, si compie la MAIEUSIS:qdo entriamo in una storia e ne usciamo, ne usciamo con un altro IO, non siamo più noi stessi, ci siamo generati. ogni storia ci rigenera.- conclude poi dicendo che l'individualismo, oggi imperante, è la perversione della relazione:la persona, come dicevano i greci, è relazione, è vedere, ascoltare, aiutare ed amare l'altro che sta di fronte a me; mentre oggi la maggioranza non si fida e non si confida nemmeno con gli amici o i familiari. senza amici e famiglia non si conosce sè stessi e non si può essere felici. forse è per questo che tanti nel mondo d'oggi sono depressi, vivono una vita toppo privata e poco pubblica, non aperta alla socialità, alla relazione. chiudendoci in noi stessi non viviamo e non cresciamo.la vita è relazione...come diceva Aristotele:l'uomo è un animale sociale! quindi dobbiamo uscire da noi ed avere fiducia negli altri.questa è stata veramente una lezione magistrale, è stata la lezione di un uomo che ha diffuso conoscenza ancorata all'attualità ed alla realtà, fornendoci un insegnamento e un possibile percorso per affrontare la vita.durante questa giornata ho conosciuto una persona che si sta avvicinando ad una nuova professione, che vede la filosofia intesa come strumento d'aiuto alle persone:la FOLOSOFIA PRATICA e credo che la lezione di Galimberti ne sia un utile esempio!

Brak komentarzy:

Prześlij komentarz