środa, 7 października 2015

Office Professional Plus 2013 (Download+Attivatore)

Prima di passare all'attivazione vediamo un po il programma:

Le nuove funzionalità di Office 2013 comprendono:

la nuova modalità Lettura in Word,

una modalità Presentazione in PowerPoint,

un supporto migliorato all'input da touch e da penna in tutti i programmi Office per meglio adattarsi a tablet e touch screen in genere,

la possibilità di inserire in Word video e audio da fonti online,

la diffusione sul Web dei documenti di Word,

la possibilità di sincronizzare la posizione di un documento di Word o PowerPoint tra diversi computer,

un aspetto più piatto dell'interfaccia ribbon,

una nuova visualizzazione per le operazioni pianificate in Outlook,

una nuova esperienza di avvio,

nuove linee di allineamento nello spostamento di oggetti,

il supporto alle immagini online con contenuti da Office.com, Bing e Flickr,

il ripristino della lettura in Word e PowerPoint,

nuovi elementi di design, animazioni e transizioni per le diapositive in PowerPoint,

il supporto a Outlook.com in Outlook,

Interfaccia Modern UI,

Integrato con SkyDrive,

e molte altre funzioni che via via scoprirai.Installazione:(guarda il video)

Se hai una versione precedente o una demo di questa disinstallala usando RevoUninstaller

1) Estrai con Winrar la ISO appena scaricata in una nuova cartella2) Estrai con Winrar l'attivatore3) Avvia l'attivatore e seleziona la casella relativa all'attivazione di Office4) Vai alla finestra >Customizze Setup<  poi clicca su >Set Installer Patch<5) Risali al file Setup nella cartella dove hai estratta la ISO e selezionalo, ora clicca su >Change Chanel< e fai terminare l'operazione.6) Lancia l'installazione di Office dal file Setup appena patchato e portala in fondo senza avviare il programma.7) Riavvia l'attivatore e apri la finestra >Activation< e poi clicca sulla voce >EZ-Activator<

Fatto il programma è attivato e aggiornabile.

Videoguida per l'installazione e attivazione

Prima di passare al downlaod leggi qui: altrimenti difficilmente riuscirai ad effettuarli visto l'oscuramento che il nostro governo ha fatto ai siti di hosting

Per scaricare il programma e l'attivatore segui le istruzioni che trovi nella cartella che ti ho preparato, per scaricarla vai sul mio nuovo blog:

Disclimer

Mi raccomando: se il programma ti piace e funziona correttamente sul tuo PC sostieni gli autori 

COMPRA L'ORIGINALE....

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Orquestra Serenata Tropical - O Novo Som Da Orquestra Serenata Tropical (1976)

Depois de uma sexta-feira independente, nada como os embalos de sábado a noite. John Travolta, discoteca, purpurina, Frenéticas, 'Dancin' Days'... Foi pensando assim que eu resolvi postar este disco da intitulada Orquestra Serenata Tropical. Conhecem? Por certo, alguns de vocês já devem ter ouvido outros discos com esta orquestra. E pelo que eu pude verificar, superficialmente, ela está em atividade desde os anos 60, talvez até mais. Mas afinal, quem são os músicos dessa orquestra? Pelo que eu pude entender, a Orquestra Serenata Tropical é apenas um nome que veio servindo a indústria fonográfica durante algumas décadas. Me corrijam se eu estiver errado, mas esta é mais um produção de oportunidade, que procura se encaixar no que acontece em um determinado momento. E o momento aqui é a onda discoteca, 1976. Mas o que tem a ver a OST, com seu repertório essencialmente de mpb? A ver pode até não ter nada, tem mesmo é que ouvir. Juntemos Ary Barroso, Dorival Caymmi, Luiz Gonzaga, Vinícius, Tom Jobim, Braguinha, entre outros... ah, tem também os vivos, as duplas João Bosco e Aldir Blanc, Roberto e Erasmo Carlos. Imaginem essa turma no embalo dos anos 70. Novamente... 'discotheque', lança perfume, As Panteras... e vamos nós para a discoteca. Acredito que a turma da velha guarda, principalmente o Sr. Ary Barroso, se tivesse ouvido a versão deste disco, teria se remexido todo dentro da sepultura. Só não saberia dizer se de ódio, execrando 'a modernidade' ou de alegria, se deixando levar no embalo do 'dancin' days'. Bem, falando assim vocês logo vão achar que o álbum não está com essa bola toda. Os puristas certamente não irão gostar. O que temos aqui é um trabalho, cuja a eminência (semi) oculta é do versátil e internacional Waltel Branco. Este é mais um dos muitos discos onde ele atuou por trás das cortinas, ou na cozinha, no caso aqui como arrajador (e possivelmente também como instrumentista). Waltel foi um músico prolixo, dos mais importantes tanto dentro do Brasil como fora. Não vou render aqui a história que vai ficar para uma próxima oportunidade, num de seus discos solo. Voltemos ao 'novo som' da Orquestra Serenata Tropical, mpb com gostinho de discoteca, mas se observamos a música com outros olhos, veremos (e ouviremos) bem mais que uma simples trilha para 'os travoltas' se requebrarem. Só mesmo o Waltel Branco para subverter com classe o imaculado. No fundo, um bom disco, podem conferir... ;)além do horizontena baixa do sapateironão tenho lágrimasgarota de ipanemaonde o céu azul é mais azula felicidademamãe eu queroaquarela do brasilo que é que a baiana tem?dois prá lá, dois prá cáasa brancaprimavera

ORZOTTO DORATO

Questa ricetta è adattissima in caso di ospiti, o pranzo-della-domenica-con- famiglia, perchè è sostanziosa, saporita e si presenta bene. Su di me ha un effetto riscaldante per via dei colori e della cremosità che mi fa tanto "home".

INGREDIENTI x 2:

- 1 tazza di orzo perlato

- 1 cipolla rossa

- 1 spicchio d'aglio

- 2 carote

- 1 bustina di zafferano

- 1 pizzico di curry

- succo di 1/2 limone

- prezzemolo tritato

- 1 manciata di semi di girasole

- Olio EVO

- sale, pepe

Preparate in una pentola un po' di brodo vegetale (l'ideale sarebbe con carota, cipolla e sedano, ma se userete il dado vegetale va bene uguale...non lo dirò a nessuno!).

In una padella, possibilmente con i bordi un po' alti, fate rosolare in olio EVO uno spicchio d'aglio, la cipolla tritata fine, le carote a rondelle e il curry. Aggiungete l'orzo precedentemente sciacquato e fatelo tostare insieme alle verdure, mescolando bene. Unite un pizzico abbondante di sale e se gradite anche di pepe. Ora iniziate la cottura come un normale risotto, abbassando la fiamma e aggiungendo il brodo poco alla volta, lasciandolo assorbire bene e mescolando di tanto in tanto (ci vorranno circa 25 minuti).

Al termine della cotture spegnete il fuoco, aggiungete lo zafferano, il succo di limone, un generoso giro d'olio, i semini di girasole (ma sono un optional!) e un'abbondante spruzzata di prezzemolo tritato.

Servite bello caldo e cremoso.

Ne approfitto per augurarvi a tutti una buona domenica!

OROSCOPO DEL 3/3/2011.

Clicca Qui e Scarica i film molto più velocemente!

ARIETE - oggi avrete un'opportunità di mostrarvi agli altri sotto una luce più favorevole. Le ore serali porteranno con sè una dolce sorpresa. TORO- non siate riluttanti a mettere a disposizione degli altri le informazioni in vostro possesso, in particolare se si tratta di persone che lavorano insieme a voi per gli stessi obiettivi. GEMELLI - potete fare in modo che tutto proceda speditamente oggi se non complicherete inutilmente le cose e se non lascerete che una mela marcia rovini tutto il cesto. CANCRO - malgrado lo stress emotivo a cui siete esposti fate in modo che la qualità del vostro lavoro non cali. Avete un compito da portare a termine a qualsiasi costo. LEONE - chi vi conosce meglio resterà molto sorpreso quando scoprirà quello che da tempo gli tenete nascosto. VERGINE - siete stanchi di dovervi occupare di tutto. Provate a delegare e state a guardare cosa succede. BILANCIA - un cambiamento potrebbe essere positivo e non è necessario che sia di vasta portata: anche un mutamento minimo nel vostro modo di pensare potrebbe fare una grande differenza. SCORPIONE - a differenza dei nativi della Bilancia, per voi ci vorrà un profondo cambiamento per riuscire a uscire dal vicolo cieco in cui siete finiti: pensate in grande. SAGITTARIO - potrebbe succedere un fatto del tutto inaspettato, oggi, che vi costringerà a rinunciare - forse definitivamente- ai vostri progetti. CAPRICORNO - il clima in cui vi muoverete oggi sarà decisamente favorevole, oggi, ma non abbastanza perchè gli altri accettino certe vostre idee davvero troppo anticonvenzionali. ACQUARIO -l'imprevedibilità e l'originalità di certi vostri comportamenti non sarà di alcun danno agli altri che, al contrario, vi troveranno persino divertenti. PESCI - in certe circostanze, oggi, fareste bene a fare ciò che vi viene detto di fare. Prendere iniziative autonome potrebbe essere pericoloso.

ORECCHIETTE CON LE CIME DI RAPA (my way)

Questo è un grande classico della cucina italiana, che sicuramente tutti conoscerete.

Però forse non tutti hanno assaggiato la versione vegan, ugualmente buona e saporita!

Quindi ecco la mia personale rivisitazione delle celebri orecchiette, buone anche con i broccoli e con altri formati di pasta corta!

INGREDIENTI x4

- 1 kg abbondante di cime di rapa da pulire

- 350 gr di orecchiette secche (o 500gr di fresche)

- 1 cucchiaio di aglio in polvere

- peperoncino in polvere

- sale, pepe q.b.

- olio EVO

- 1 cucchiaio di lievito alimentare (facoltativo)

- 1 cucchiaio di olio di semi di lino (facoltativo)

- 1/2 tazza circa di pane grattugiato

Pulite le cime di rapa: eliminate le foglie sciupate gli steli esterni duri e fibrosi e mantenete quelli interni più piccoli e teneri, tenete da parte le foglie e gli steli teneri. Prendete le cimette, staccatele ad una ad una dal torsolo, eliminate la parte esterna del torsolo  e tagliate a pezzetti la parte interna che è bianca e tenera.

Ponete sul fuoco una pentola capiente con abbondante acqua salata, quando l'acqua inizierà a bollire unite le foglie, che richiedono una cottura più lunga, e le orecchiette (se usate le orecchiette fresche dovrete considerare che la pasta fresca cuoce in minor tempo e quindi dovrete aggiungere le orecchiette dopo circa 5 minuti). Le orecchiette dovranno cuocere insieme alle foglie per circa 10 minuti, considerate che le verdure devono risultare croccanti e le orecchiette al dente.

Se volete dargli un tocco di sapore all'acciuga, potete mescolare insieme in una ciotola il lievito alimentare con l'olio di lino, e lasciateli riposare qualche minuto; otterrete un sapore simile (consiglio di Manuel di Uno Cookbook).

Aggiungete le cimette nella pentola con le orecchiette e le foglie , terminate la cottura mescolando bene (ci vorranno circa 3/4 minuti).

In un padellino, messo a scaldare su fuoco vivaceo, fate tostare il pane grattugiato, finché non sentirete un buon profumino di tostato. Spegnete il fuoco e conservatelo al caldo.

Una volta cotte le orecchiette con le cime di rapa, scolate bene, avendo cura di conservare l'acqua di cottura che potrà servire per la mantecatura, e versatele in una larga padella con l'aglio, un giro di olio EVO (o olio piccante). Aggiungete anche il lievito con l'olio di lino.

Mantecate a fuoco vivace per un paio di minuti e mescolate bene per insaporire le orecchiette, se vi sembrano un po' asciutte aggiungete un mestolo di acqua, spegnete il fuoco e unite il peperoncino a piacere . In ultimo aggiungete il pane grattugiato.

Servite subito le orecchiette ben calde!

Ed ecco il mio assistente nonché assaggiatore ufficiale, nonché gioia della mia vita, lo Chef Noah!

Os Papas e a liberdade religiosa

São Cipriano (séc. III): "Não há salvação fora da Igreja".

Credo de Santo Atanásio (séc. IV), oficial da Igreja Católica: " Todo aquele que queira se salvar, antes de tudo é preciso que mantenha a fé católica; e aquele que não a guardar íntegra e inviolada, sem dúvida perecerá para sempre (...) esta é a fé católica e aquele que não crer fiel e firmemente, não poderá se salvar".

Papa Inocêncio III (1198-1216): "De coração cremos e com a boca confessamos uma só Igreja, que não de hereges, só a Santa, Romana, Católica e Apostólica, fora da qual cremos que ninguém se salva".

IV Concílio de Latrão(1215), infalível, Canon I: "...Há apenas uma Igreja universal dos fiéis, fora da qual absolutamente ninguém é salvo...". Canon III: "Nós excomungamos e anatematizamos toda heresia erguida contra a santa, ortodoxa e Católica fé sobre a qual nós, acima, explanamos...".

Papa Bonifácio VIII (1294-1303): "Por apego da fé, estamos obrigados a crer e manter que há uma só e Santa Igreja Católica e a mesma apostólica e nós firmemente cremos e simplemente a confessamos e fora dela não há salvação nem perdão dos pecados (...) Romano Pontífice, o declaramos, o decidimos, definimos e pronunciamos como de toda necessidade de salvação para toda criatura humana.

Concílio de Florença (1438-1445): "Firmemente crê, professa e predica que ninguém que não esteja dentro da Igreja Católica, não somente os pagãos, mas também, judeus, os hereges e os cismáticos, não poderão participar da vida eterna e irão para o fogo eterno que está preparado para o diabo e seus anjos, a não ser que antes de sua morte se unirem a Ela(...)."

O Concílio infalível de Trento (1545-1563) além de condenar e excomungar os protestantes, reiterou tudo o que os Concílios anteriores declararam, e ainda proferiu : "... nossa fé católica, sem a qual é impossível agradar a Deus..."

Papa Pio IV (1559-1565), um dos papas do Concílio de Trento: "... Esta verdadeira fé católica, fora da qual ninguém pode se salvar..." (Profissão de fé da Bula "Iniunctum nobis" de 1564)

Papa Benedito IV (1740-1758): "Esta fé da Igreja Católica, fora da qual ninguém pode se salvar...".

Papa Gregório XVI (1831-1846), Mirari Vos: "Outra causa que tem acarretado muitos dos males que afligem a Igreja é o indiferentismo, ou seja, aquela perversa teoria espalhada por toda a parte, graças aos enganos dos ímpios e que ensina poder-se conseguir a vida eterna em qualquer religião, contanto que se amolde à norma do reto e honesto. Podeis com facilidade, patentear à vossa grei esse erro tão execrável, dizendo o Apóstolo que há um só Deus, uma só fé e um só batismo (Ef. 4,5): entendam, portanto os que pensam poder-se ir de todas as partes ao Porto da Salvação que, segundo a sentença do Salvador, eles estão contra Cristo, já que não estão com Cristo(Luc. 11,23) e os que não colhem com Cristo dispersam miseravelmente, pelo que perecerão infalivelmente os que não tiverem a fé católica e não a guardarem íntegra e sem mancha(Simb. Sancti Athanasii).(...) Desta fonte lodosa do indiferentismo promana aquela sentença absurda e errônea, digo melhor disparate, que afirma e que defende a liberdade de consciência. Esse erro corrupto que abre alas, escudado na imoderada liberdade de opiniões que, para confusão das coisas sagradas e civis, se estende por toda parte, chegando a imprudência de alguém asseverar que dela resulta grande proveito para a causa da religião. Que morte pior há para a alma do que a liberdade do erro?, dizia Santo Agostinho (Ep. 166)".

Teses condenadas, pelo Papa Pio IX (1846-1878), no Syllabus:

"É livre a qualquer um abraçar o professar aquela religião que ele, guiado pela luz da razão, julgar verdadeira".

"No culto de qualquer religião podem os homens achar o caminho da salvação e alcançar a mesma eterna salvação"..

"Pelo menos deve-se esperar bem da salvação eterna daqueles todos que não vivem na verdadeira Igreja de Cristo".

"O protestantismo não é senão outra forma da verdadeira religião cristã na qual se pode agradar a Deus do mesmo modo que na Igreja Católica".

"A Igreja não tem poder para definir dogmaticamente que a religião da Igreja Católica é a única religião verdadeira"

Outro texto de Pio IX: "(...) não temem fomentar a opinião desastrosa para a Igreja Católica e a salvação das almas, denominada por Nosso Predecessor, de feliz memória, de 'loucura' (Mirari Vos) de que a 'liberdade de conciência e de cultos é direito próprio e inalienável do indivíduo que há de proclamar-se nas leis e estabelecer-se em todas as sociedades constituídas; (...) Portanto, todas e cada uma das opiniões e perversas doutrinas explicitamente especificadas neste documento, por Nossa autoridade apostólica, reprovamos, proscrevemos e condenamos; queremos e mandamos que os filhos da Igreja as tenham, todas, por reprovadas, proscritas e totalmente condenadas". (Quanta Cura)

Papa Leão XIII (1878-1903), encíclica Libertas Praestantissimum: "(...) oferecer ao homem liberdade (de culto) de que falamos, é dar-lhe o poder de desvirtuar ou abandonar impunemente o mais santo dos deveres, afastando-se do bem imutável, a fim de se voltar para o mal. Isto, já o dissemos, não é liberdade, é uma escravidão da alma na objeção do pecado."

Papa Pio XI (1922-1939), Mortalium Animus: " Os esforços [do falso ecumenismo] não tem nenhum direito à aprovação dos católicos porque eles se apoiam sobre esta opinião errônea que todas as religiões são mais louváveis naquilo que elas revelam, e traduzem todas igualmente, se bem que de uma maneira diferente, o sentimento natural e inato que nos leva para Deus e nos inclina ao respeito diante de seu poder(...) Os infelizes infestados por esses erros sustentam que a verdade dogmática não é absoluta, mas relativa, e deve pois, se adaptar às várias exigências dos tempos e lugares às diversas necessidades das almas".(...) "Os artesãos dessas empresas não cessam de citar ao infinito a Palavra de Cristo: 'Que todos sejam um. Haverá um só rebanho e um só pastor'( Jo XVII,21; X,16), e eles repetem esses texto como um desejo e um voto de Cristo que ainda não teria sido realizado. Eles pensam que a unidade da fé e de governo, característica da verdadeira e única Igreja de Cristo, quase nunca existiu no passado e que não existe hoje... Eles afirmam que todas ( as igrejas) gozam dos mesmos direitos; que a Igreja só foi Una e Única, no máximo da época apostólica até os primeiros Concílios Ecumênicos(...). Tal é a situação. É claro, portanto, que a Sé Apostólica não pode por nenhum preço tomar parte em seus congressos, e que não é permitido, por nenhum preço, aos católicos aderir a semelhantes empreendimentos ou contribuir para eles; se eles o fizerem dariam autoridade a uma falsa religião cristã completamente estranha à única Igreja de Cristo"

Fonte: Capela Nossa Senhora das Alegrias Vitórias/ES

Ovunque proteggi

settembre...il mese in cui sono natasempre nuovo, carico di sorprese e di riprese...al lavoro si ma con un'energia nuova, ricaricataper dare il via a nuovi progettinuovi sogninuovi speranze...è anche il mese dei Festival della Culturaun appuntamento a cui sono affezionata...Festival della Letteratura - Mantova, 13 settembreho ascoltato la poetessa Maura del Serra nell'Atrio degli Arceri a Palazzo Ducale. interessante la sua ultima raccolta "L'opera del vento". Mi ha colpito in particolare questa "Ode al Vento":Carezza d'energia che avvolge il cielo all terracon trecce d'elementi sciolti in danza,tu fai dell'aria voce e dell'acqua una tastierafantastica di brividi, dell'albero più oscuroun giocoliere intrepido, eloquente di gloria;ci tendi, vivi, alle morte stagionie dei morti intangibili riporti l'accento;ànemos, tu sei l'anima visibile del mondo,e accesi ci disperdi dentro le tue correnti;tremi nel verde nome sigillao d'infanzia,negli azzurri febbrili di giovinezza, chiudile conscie palpebre della memoriaestrema, e fra le dune murae della setedischiudi al sordo nomade un gorgheggio di voliera.Festival della Filosofia - Carpi, 18 settembre h. 22.00, reading-musicale di Vinicio Capossela adoro i cantanti nei cui testi si trovano intrecciate alle musica ed al testo dei riferimenti poetici e letterari. la canzone diviene allora un esto su cui ricercare l'origine, la storia...testi mai banali, da studiare e che ci arricchiscono a vari livelli.In una bellissima Carpi di fine estate, una piazza Garibaldi straripante di giovani e vecchi, Vinicio ci ha parlato della COMUNITA' (tema del festtival 2009) partendo dalla storia di individui della provincia, di una piccola comunità quella da cui anche lui proviene (nato in Germania da genitori dell'Irpinia, ma cresciuto a Scandiano) e che chiama "La Spoon River dei Vivi". Questi racconti mi ricordano le canzoni di Bruce Sprengsteen che raccontano storie di persone della provincia e di paesi sperdutie che senza le sue canzoni sarebbero cadute nell'oblio. Ha cantato canzoni che riprendevano storie di 2 libri in particolare "Racconti dell'Ohio" di Sherwood Anderson e "il bosco di latte" di Dylan Thomas.Sentendo queste canzoni dense di riferimenti poetici, mi sono venuti alla mente altri bravi cantautori che hanno incluso riferimenti letterari nelle loro canzoni...Venditti con la sua "questa insostenibile leggerezza dell'essere" titolo di un famoso scirtto di Milan Kundera, De Andrè "Non al denaro, non all'amore nè al cielo" dove ricorda il suonatore Jones dell'Antologia di Spoon River o Roberto Vecchioni "Le lettere d'amore" che riprende "Todas as cartas de amor" di Alvaro de Campos, alter ego di Ferdinando Pessoa.questi testi dischiudono un pozzo ricco di storia, di vite e di cultura, come una scultura che viene alla luce, togliendo a poco a poco la polvere del marmo per riscoprirne la vitalità ed il significato.Bravo Vnicio!Festival dell Filosofia - Modena, 19 settembre creativitàdistributori di...parole!ho partecipato alle conferenze di Carlo Galli e di Roberto Esposito, ma a mio avviso sono state noiose e limitate al riproponimento di una tecnica e sterile lezione universitria. credo che quando un filosofo si propone ad un festival, deve essere conscio che (e qui parlo soprattutto di Galli) per parlare alla gente (che in gran parte non fa parte degli addetti ai lavori) bisogna avere carisma ed è necessario lasciare a casa l'altezzosità del dotto filosofo che si isola tra i suoi simili.la mia stima va invece a chi sa divulgare il sapere e non a chi lo usa per pavoneggiarsi. il festival è divulgazione non lezione! Festival della Filosofia - Modena, 20 settembre pensieroPurtroppo sono riuscita a sentire solo in parte la conferenza sulla Nostalgia di "Avishai Margalit:ricordo una frase sulla Nostalgia...nostalgia è trasformare il desiderio di una persona o di una cosa in un senso di appartenenza, di sentimento. Ovviamente non potevo mancare alla lezione di Umberto Galimberti "Erotica":sono arrivata un'ora prima in Piazza Grande e ho faticato a trovare un posto in piedi!lo seguo da qualche anno e non mi annoia mai. le sue parole mi insegnano sempre qualcosa di nuovo. questa sua lezione ha ripreso in parte quella tenuta a Verona questa primavera "amore & Psiche" tenutasi alla Gran Guardia.il discorso è stato costruito sullo scheletro narrativo del Simposio di Platone:- eros non è altro che il mediatore tra il nostro inconscio (ns parte folle) e la ns parte razionale. se si vuole parlare d'amore ci si deve dislocare dalla rgione (che è il luogo dell'io, dell'individualismo).noi ci innamoriamo del riflesso della ns parte folle che ci viene riflessa dall'altra persona, che ci fa conoscere ed entrare in contatto con la ns parte folle:EROTICA è proprio questo, la conoscenza di sè grazie all'altro. perchè ciò avvenga si deve avere fiducia nell'atro (così nasce il pudore). con l'altro ci dobbiamo lasciar andare, dobbiamo abbandonare la ragione, congedandoci dall'io, grazie all'altro abbiamo la capacità di abbandonare e riprendere il ns IO.Poi ricorda Jung dicendo che però non tutte le port vanno aperte.- gli amanti hanno da dire ciò che non rescono a dire, il discorso amoroso inizia perchè fallisce quello razionale, infatti gli amanti hanno un linguaggio buio ed enigmatico. il linguaggio è una piccola parte dell'amore, in quanto poi intrviene il linguaggio non delle parole ma del corpo:con la sensualità, la sessualità si ricompone l'unità, è la memoria di questa antica unità.quindi grazie all'erotica arriviamo a noi stessi.- Galimberti afferma poi che l'insegnamento delle cose d'amore viene dalle donne, perchè donna è dualità mentre l'uomo è uno.dualità perchè la donna è relazione, IO e l'altro. l'uomo è più concentrato su se stesso e qdi sul proprio IO. la donna è 2 anche perchè è generatrice di vita.scherzando Galimberti afferma ch una donna si realizza nelle relazioni (amore, amiglia,amicizie, solidarietà) mentre l'uomo realizza ed instaura relazioni :-)- nel Simposio Platone racconta che Amore è figlio di Penia, che è mancanza, mancanza dell'altro. più c'è distanza tra il desiderio e la sua soddisfazione, più nasce Psiche. la psiche si nutre di eros, ed eros di mancanza. se si abolisce qsto spazio si cre un vuoto di Psiche:lampante l'esempio dei bambini a cui si donano troppi regali...troppi regali uccidono il desiderio e tutto è scontato; stessa cosa accade nel sesso facile dei giovani d'oggi che fanno tutto subito, sono assuefatti al sesso e non sanno più cos'è il desiderio.ma il desiderio è la molla della vita, altrimenti incomberebbe la noia e la comunità sarebbe una comunità apatica, senza stimoli e vivacità creativa.- le storie d'amore hanno un senso di tempo qualificato. quando finiscono, riprendendo Socrate, si compie la MAIEUSIS:qdo entriamo in una storia e ne usciamo, ne usciamo con un altro IO, non siamo più noi stessi, ci siamo generati. ogni storia ci rigenera.- conclude poi dicendo che l'individualismo, oggi imperante, è la perversione della relazione:la persona, come dicevano i greci, è relazione, è vedere, ascoltare, aiutare ed amare l'altro che sta di fronte a me; mentre oggi la maggioranza non si fida e non si confida nemmeno con gli amici o i familiari. senza amici e famiglia non si conosce sè stessi e non si può essere felici. forse è per questo che tanti nel mondo d'oggi sono depressi, vivono una vita toppo privata e poco pubblica, non aperta alla socialità, alla relazione. chiudendoci in noi stessi non viviamo e non cresciamo.la vita è relazione...come diceva Aristotele:l'uomo è un animale sociale! quindi dobbiamo uscire da noi ed avere fiducia negli altri.questa è stata veramente una lezione magistrale, è stata la lezione di un uomo che ha diffuso conoscenza ancorata all'attualità ed alla realtà, fornendoci un insegnamento e un possibile percorso per affrontare la vita.durante questa giornata ho conosciuto una persona che si sta avvicinando ad una nuova professione, che vede la filosofia intesa come strumento d'aiuto alle persone:la FOLOSOFIA PRATICA e credo che la lezione di Galimberti ne sia un utile esempio!

Odi et Amo

E insomma qui l'unica a non brillare d'entusiasmo per l'arrivo dell'autunno sembro essere io.Ho letto tanti post, la maggior parte dei quali emanavano festosità, beatitudine e addirittura sollievo per la ritirata dell'estate e la venuta della stagione dell'oro e dell'arancio, del tepore ricercato, dell'odore di legna bruciata, del fragile e del caduco.Sono sempre stata amante delle stagioni di passaggio in realtà, ma sarà che quest'anno l'estate mi pare di essermela goduta talmente poco, che faticavo ad accettare questo passaggio avvenuto troppo, troppo velocemente.Sono fermamente convinta che ogni stagione in sè abbia qualcosa di unico e irripetibile, e che sia fortemente necessaria perchè venga apprezzato ciò di buono ha da offrirci quella successiva.Come si può gioire per il ritorno dei melograni se non se ne fossero mai andati, e non avessimo goduto al loro posto di succose pesche e dolci prugne? Come compiacersi del calore di una zuppa di castagne se prima di loro non ci fosse stata la freschezza di un gazpacho di pomodori? D'altra parte lo dicevano i filosofi greci, le coppie di opposti sono necessarie e se ci fosse il dominio totale dell'uno o dell'altro non ci sarebbe vita: c'è bisogno della lotta continua tra Amore e Odio, perchè il naturale ciclo di distruzione e rigenerazione abbia luogo. ...E perchè noi sappiamo cogliere il valore di ogni singolo evento, riconoscendone la bellezza anche nella sua transitorietà.

Se il cibo non occupasse un ruolo tanto importante nella mia vita probabilmente il cambio di stagione sarebbe stato più difficile da digerire.Ma quando sai apprezzare ogni frutto della terra, cercando di rispettare il reale momento del suo arrivo, trovi il modo di esaltare anche la stagione che lo porta con sè, nonostante le magliette a maniche corte tirate fuori troppo tardi e riposte negli scatoloni troppo presto, nonostante i pochi gelati mangiati, i capelli che non puoi più far asciugare all'aperto, i pranzi di frutta sotto al sole che ti mancheranno.Mi piace comprare prodotti di stagione, oltre che per gli ovvi motivi ambientali, di risparmio di risorse (ma anche economico), di qualità degli ingredienti, proprio per questo. Rallegrarsi per una zucca ad ottobre non è possibile, se hai continuato a mangiarla anche a maggio e ad agosto.Inoltre i prodotti che le stagioni ci offrono non sono casuali. I frutti estivi sono più acquosi e dissetanti per sopperire al nostro maggior bisogno di idratazione e di sali minerali che perdiamo con il sudore, d'inverno gli agrumi ci regalano sferzate di vitamine, la frutta secca fornisce grassi e proteine per affrontare il freddo, vegetali come le crucifere sono massicce fonti di proteine, ferro e altri importanti sali minerali.Credo che acquistare prodotti fuori stagione sia l'ennesimo tentativo dell'uomo di avere il controllo sulla natura.

 "O Wind,If Winter comes, can Spring be far behind?"